COMMERCIALISTA E VALUTAZIONE AZIENDALE: METODI E MOLTIPLICATORI

La valutazione aziendale consiste in un processo di stima effettuato tramite numerose tecniche e metodologie, che ha lo scopo di determinare il valore del capitale economico di un’azienda. Uno dei momenti in cui, tipicamente, questa operazione è necessaria è nella fase di acquisizione aziendale.

In Italia, l’Organismo Italiano di Valutazione (OIV) è l’ente che predispone i principi da seguire nell’ambito di tali valutazioni. Con l’OIV collaborano esperti accademici e professionisti specializzati in questa disciplina.

Di seguito vediamo i principali metodi di valutazione aziendale, le caratteristiche imprescindibili che deve avere e i moltiplicatori per le valutazioni aziendali.


INDICE

  1. Valutazione aziendale caratteristiche fondamentali
  2. Differenza tra valore e prezzo
  3. Professionisti abilitati a valutare un’azienda
  4. Obiettivi della valutazione
  5. Quali sono i metodi di valutazione aziendale
  6. Come scegliere il metodo di valutazione aziendale adatto
  7. I moltiplicatori per le valutazioni aziendali
  8. Conclusioni

1. VALUTAZIONE AZIENDALE, CARATTERISTICHE FONDAMENTALI

Le caratteristiche che non devono mancare nella valutazione di un’azienda sono:

  • la generalità. Dalla valutazione deve emergere una stima che, in normali condizioni di mercato, sia valida per qualunque potenziale acquirente;
  • l’obiettività. Il soggetto che effettua la stima non deve influenzare la stessa ed è tenuto ad applicare un metodo oggettivamente idoneo;
  • la razionalità. Tutti i metodi di valutazione aziendale devono essere concettualmente validi e avere consistenza teorica, a prova di obiezioni;
  • la dimostrabilità. I dati e i valori attribuiti alle variabili in gioco devono essere attendibili e verificabili;
  • la stabilità. La valutazione non deve essere condizionata da frequenti oscillazioni che dipendano da elementi contingenti.

2. CONOSCERE LA DIFFERENZA TRA VALORE E PREZZO PER EFFETTUARE LA VALUTAZIONE AZIENDALE

Per valore economico di un’azienda si intende l’ammontare a cui il capitale può essere acquistato o venduto. È frutto di varie stime e non è un dato univoco ma si può utilizzare per l’obiettivo, le condizioni e il tempo in cui si determina la stima.

Tale valore talvolta non coincide con il prezzo di vendita effettivo, espresso dai mercati anche in relazione alle condizioni soggettive di negoziazione.

Tra le variabili che, a partire dal valore, permettono la determinazione del prezzo, ci sono variabili esterne come:

  • rigidità o fluidità dei capitali aziendali;
  • efficienza dei mercati finanziari;
  • ciclo della domanda/offerta del capitale di rischio;
  • processi di concentrazione in atto nel settore.

Ci sono poi variabili interne come:

  • comunicazioni più o meno trasparenti ed efficaci;
  • messa in atto di strategie aziendali credibili;
  • credibilità reddituale.

3. CHI EFFETTUA LE VALUTAZIONI AZIENDALI

Alcune categorie di professionisti svolgono abitualmente l’attività di valutazione di aziende, progetti e partecipazioni. Questi hanno la possibilità di utilizzare apposite banche dati e fonti privilegiate di informazioni. Tra gli operatori abilitati a questa tipologia di servizio ci sono:

  • le merchant bank;
  • le investment bank;
  • i private equity e venture capital investor;
  • gli equity analyst;
  • le società di consulenza;
  • gli investitori strategici;
  • le società di revisione;
  • i commercialisti e i periti.

4. OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE

  • Mergers & Acquisition: La valutazione può essere richiesta per stimare il valore di una società o di una parte di essa in vista di possibili operazioni straordinarie. La stima, condotta per determinare il valore della società oggetto di cessione, può essere richiesta dagli attuali soci per stimare l’exit strategy o dal potenziale acquirente per ponderare la sua offerta
  • Riorganizzazione e Ristrutturazione: La valutazione può essere condotta a beneficio dei soci al fine di stimare i potenziali benefici derivanti da una possibile operazione di ristrutturazione della società. Valutazioni da codice civile (2501 sexies, 2343, 2465: es. conferimenti, congruità rapporto di cambio, ecc.)
  • Valutazioni in ambito giudiziale: Assistenza come perito nominato in ambito di contenzioso giudiziale
  • Valutazioni in ambito fiscale: Valutazione a fini fiscali con lo scopo di determinare il plusvalore che emerge a seguito di operazioni infragruppo.

5. METODI DI VALUTAZIONE AZIENDALE

La prima distinzione tra i metodi da adottare per valutare il capitale economico d’impresa è quella tra metodi empirici e metodi analitici. I primi sono quelli che individuano il valore aziendale considerando dati del mercato azionario o di operazioni di M&A, espressi in termini di multipli, da applicare ai valori economico/patrimoniali dell’azienda oggetto di valutazione. I metodi analitici,  invece, si basano su fattori come il reddito, il patrimonio e i flussi finanziari per stimare il capitale economico.

In seguito, si dovrà effettuare il calcolo dell’Enterprise Value, che definisce il valore attuale di tutti i flussi di cassa previsionali. Il valore dell’azienda sarà equivalente al valore finanziario delle sue attività, meno il debito netto.

L’Enterprise Value indica il valore complessivo di una società/assets (Capitale Investito Netto), mentre il valore di mercato della società (Equity Value), cioè il valore complessivo delle azioni (o quote), è rappresentato dal valore di mercato del Patrimonio Netto

Equity value = Enterprise Value – Posizione finanziaria netta

Con la prospettiva Asset side (Unlevered) si stima il valore dell’Equity in modo indiretto, valutando prima il Capitale Investito Netto dell’azienda (Enterprise Value), utilizzando i parametri coerenti con le grandezze considerate (es. Wacc), e detraendo da esso la Posizione Finanziaria Netta

Con la prospettiva Equity side (Levered) invece si stima il valore del capitale economico dell’impresa (Equity Value) in modo diretto, sempre utilizzando i parametri coerenti con le grandezze considerate (es. Ke)

Metodi empirici per fare una valutazione d’azienda

Due possibili approcci:

  • Multipli di borsa: multipli riferiti ad un panel di società quotate omogenee (es. per dimensioni, settore, mercati di riferimento) rispetto alla società oggetto di valutazione
  • Multipli derivanti da transazioni comparabili: multipli desunti direttamente da operazioni M&A di società simili a quella oggetto di valutazione

Metodi analitici per fare una valutazione d’azienda

I principali metodi analitici sono:

  • DCF (Discounted cash flow): Il valore dell’azienda è stimato attualizzando i flussi di cassa attesi dalle attività al costo medio ponderato del capitale (WACC).
  • Metodo Reddituale: individua il valore del capitale economico di un’azienda sulla base dei flussi di reddito netto che produrrà in futuro.
  • Metodo Patrimoniale: determina il valore della società pari al suo patrimonio netto rettificato, inteso come somma del patrimonio netto contabile e delle rettifiche risultanti dalle differenze tra valore corrente degli elementi dell’attivo e del passivo ed i corrispondenti valori iscritti a bilancio (al netto dei relativi effetti fiscali potenziali)
  • Metodo Misto Patrimoniale Reddituale il valore di un’azienda è pari alla somma dei seguenti elementi:
  • Il patrimonio netto espresso a valori correnti
  • Avviamento, inteso come valore attuale del “surplus” dei redditi che il capitale investito nell’azienda è in grado di generare rispetto al reddito normale medio atteso (goodwill) dagli investitori in capitale di rischio nel settore di riferimento (l’avviamento può essere negativo (badwill) nell’ipotesi di generazione di “sotto-redditi”)

6. COME SCEGLIERE I METODI DI VALUTAZIONE AZIENDALE

Per valutare un’azienda è necessario tener conto delle sue dinamiche previsionali. A tal proposito occorre elaborare un piano industriale che descriva gli obiettivi presumibili che l’impresa vuole raggiungere e le modalità.

La scelta del metodo da impiegare per effettuare la valutazione e il piano dell’impresa dipende dalla finalità della valutazione, ad esempio:

  • se seguirà una vendita delle quote o dell’intera azienda,
  • se si devono effettuare operazioni straordinarie,
  • se si stanno realizzando redazioni di ctu per il Tribunale.

Inoltre, dipende dalle caratteristiche intrinseche alla tipologia di business aziendale, ad esempio:

  • impresa del settore immobiliare,
  • azienda manifatturiera che abbia impiego di Assets rilevante,
  • impresa commerciale e di servizi con impiego di Assets non rilevante,
  • azienda in cui gli Assets immateriali rappresentano il vero valore.

7. I MOLTIPLICATORI PER LE VALUTAZIONI AZIENDALI

Il presupposto fondamentale è che il valore dell’azienda, nel medio lungo periodo, non può differire in modo significativo dal valore espresso dal mercato per aziende omogenee.

I principali multipli di mercato sono: EV/Fatturato, EV/EBITDA, EV/EBIT, P/E

I moltiplicatori di grandezze come vendite, utile netto, margine operativo lordo e le altre principali dell’azienda sono uno degli strumenti per effettuare una valutazione immediata. Questi si desumono dal valore del settore di appartenenza dell’impresa. È possibile effettuare una stima tramite Discounted Cash flow (DCF), misto reddituale-patrimoniale, Economic Value Added (EVA) e patrimoniale complesso, per rilevare i multipli impliciti. I moltiplicatori che si ottengono da tale calcolo sono multipli impliciti della valutazione fatta con metodi assoluti e si definiscono Multipli di Valore Settoriali (MVS). I multipli, quindi, devono essere sempre preceduti da una valutazione assoluta del settore in cui opera l’impresa. Un passaggio fondamentale per procedere all’applicazione del metodo dei moltiplicatori è quello dell’individuazione di un campione idoneo poiché i valori espressi dai comparables devono essere quanto più possibile confrontabili con quelli dell’impresa target.

8. CONCLUSIONI

Nella pratica, solitamente, si riepilogano in un file excel le assunzioni e i calcoli relativi alla stima effettuata con il metodo principale e, nel caso, con il metodo di controllo. Una volta verificata la correttezza e la congruità della metodologia e dei calcoli eseguiti, si procede con la redazione della perizia che richiede un certo periodo di tempo per descrivere la storia e le caratteristiche della società oggetto di stima.