Le principali novità apportate dalla Legge di Bilancio 2025

La legge di Bilancio 2025 introduce un ampio ventaglio di misure fiscali a sostegno dei lavoratori dipendenti e delle famiglie, con l’obiettivo di favorire la crescita del reddito disponibile e ridurre l’incidenza del prelievo fiscale. Un aspetto interessante è quello della stabilizzazione della rideterminazione del costo fiscale dei terreni e delle partecipazioni – aliquota del 18% (art. 1 co. 30). Per approfondirlo vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato qui. Per quanto riguarda l’assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplice (art. 1 co. 31 -36), abbiamo specificato i dettagli nel recente approfondimento. Anche della messa a regime della riforma IRPEF 2024 (art. 1 co. 2 e 3) abbiamo parlato qui.

Un intervento di rilievo riguarda la rimodulazione del c.d. “cuneo fiscale”, che non sarà più attuato tramite l’esonero contributivo IVS in favore dei lavoratori, bensì con misure esclusivamente fiscali. Dal 2025, infatti, viene introdotto un meccanismo di bonus o di ulteriore detrazione d’imposta riservato ai soli titolari di redditi da lavoro dipendente, con esclusione dei redditi pensionistici e degli assegni ad essi equiparati.

Sul versante delle detrazioni, si segnala un profondo riordino per le persone fisiche con reddito complessivo superiore a 75.000 euro. La nuova disciplina prevede un metodo di calcolo parametrato al numero di figli fiscalmente a carico e al reddito netto, al netto del reddito dell’abitazione principale e delle pertinenze. Restano invece escluse da tale limitazione le spese sanitarie agevolate, gli investimenti in start-up e PMI innovative, gli interessi passivi su mutui ipotecari o agrari contratti entro il 31 dicembre 2024 e le assicurazioni vita, infortuni e calamitosi stipulate entro la stessa data. Inoltre, tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 che generano detrazioni rateizzabili (ad esempio, interventi edilizi ed ecobonus) continuano a fruire del regime previgente.

Importante anche la modifica temporanea al regime forfetario, che nel solo anno 2025 potrà essere applicato da chi ha percepito, nel 2024, redditi di lavoro dipendente e assimilati non superiori a 35.000 euro (anziché 30.000). Il provvedimento mira a favorire una più ampia platea di autonomi, senza compromettere la sostenibilità fiscale complessiva.

1. RIDUZIONE DELL’IMPOSTA SOSTITUTIVA SUI PREMI DI RISULTATO

Con l’obiettivo di incentivare la produttività aziendale, la legge di Bilancio 2025 interviene sulla tassazione dei premi di risultato. L’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali viene ridotta dal 10% al 5% per le somme corrisposte ai dipendenti negli anni 2025, 2026 e 2027.

La misura mira a rendere più vantaggioso, sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori, l’utilizzo dei premi collegati agli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.

2. INTERVENTI AGEVOLATIVI PER LA CASA: BONUS EDILIZI E NOVITÀ SUPERBONUS

La manovra 2025 dedica ampio spazio alle misure fiscali legate al patrimonio immobiliare, in particolare ai bonus edilizi. Il tradizionale “bonus casa”, relativo alla detrazione IRPEF per gli interventi di recupero edilizio, viene riconfermato ma con aliquote rimodulate:

  • per le spese sostenute nel 2025 su immobili adibiti ad abitazione principale si applica la detrazione del 50%, fino a un massimo di 96.000 euro;
  • negli anni successivi (2026-2027), l’aliquota scende al 36%;
  • per gli immobili diversi dall’abitazione principale, la detrazione si ferma al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio seguente.

Esclusi dal beneficio, a partire dal 1° gennaio 2025, sono gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie uniche a combustibili fossili.

Ecobonus, sismabonus, bonus mobili

Per quanto riguarda ecobonus e sisma bonus, le detrazioni vengono prorogate, ma con aliquote più contenute:

  • per le abitazioni principali, il beneficio fiscale sarà pari al 50% nel 2025 e al 36% dal 2026;
  • per le altre unità immobiliari si scende al 36% nel 2025 e al 30% negli anni successivi.

Anche il bonus mobili viene confermato per il 2025 e prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (con classi energetiche adeguate) destinati all’immobile in ristrutturazione, entro un tetto di spesa pari a 5.000 euro.

Il superbonus, infine, subisce un forte ridimensionamento. L’aliquota passa al 65% per le spese sostenute nel 2025, applicabile solo se entro il 15 ottobre 2024 risulti presentata la CILA-S (e per i condomìni, anche la delibera assembleare). Sono esclusi da questa restrizione solo gli interventi legati alla disciplina speciale per eventi sismici (aliquota al 110%) e quelli relativi alle RSA. Per quanto concerne le spese sostenute nel 2023, viene introdotta la possibilità di dilazione decennale del credito, in luogo delle attuali quattro rate. L’opzione è irrevocabile e deve essere esercitata tramite dichiarazione integrativa.

3. DIGITALIZZAZIONE E TRACCIABILITÀ, LE NUOVE REGOLE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

Tra le misure di razionalizzazione fiscale più rilevanti della legge di Bilancio 2025 si annoverano quelle volte a rafforzare la tracciabilità delle spese aziendali e professionali. A partire dal 2025, i rimborsi per spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto (effettuati tramite taxi o noleggio con conducente) non concorreranno a formare reddito di lavoro dipendente se sostenuti con strumenti di pagamento tracciabili, quali bonifici, carte o assegni. La medesima condizione è prevista anche per la deducibilità delle stesse spese ai fini del reddito d’impresa e dell’IRAP.

Analoghi obblighi si applicano anche agli esercenti arti e professioni. Le spese addebitate ai committenti o rimborsate per trasferte devono essere tracciabili per poter essere dedotte. Inoltre, le spese di rappresentanza e per omaggi, ai fini della loro deducibilità, dovranno essere pagate tramite mezzi tracciabili e rientrare nei limiti quantitativi già previsti.

Sul piano della digitalizzazione, una novità riguarda l’obbligo per gli amministratori societari di dotarsi di un domicilio digitale (PEC) da comunicare al Registro delle imprese. L’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2025, si applica alle società di nuova costituzione, mentre le società già esistenti hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per effettuare la comunicazione.

4. INCENTIVI AGLI INVESTIMENTI. IRES PREMIALE, TRANSIZIONE 4.0 E NUOVA SABATINI

La legge di Bilancio 2025 si distingue per un impianto particolarmente favorevole agli investimenti aziendali, con la finalità di accelerare la transizione tecnologica e ambientale delle imprese italiane. Tra le novità più rilevanti figura l’introduzione dell’IRES premiale. Per il solo 2025, le società che destinano almeno l’80% degli utili 2024 a riserva e che investono in beni strumentali 4.0 o 5.0 (anche in leasing), beneficeranno di un’aliquota ridotta dal 24% al 20%. A ciò si aggiunge l’obbligo di nuove assunzioni a tempo indeterminato, con incremento occupazionale di almeno l’1% rispetto al 2024.

L’agevolazione decade se gli utili accantonati vengono distribuiti entro due esercizi, o se i beni acquistati vengono ceduti o trasferiti all’estero entro cinque anni.

Il credito d’imposta per investimenti 4.0 viene confermato per i beni materiali, con l’introduzione di un tetto di spesa e l’obbligo di presentazione di comunicazioni preventive. Viene invece abrogata l’agevolazione per i beni immateriali. Il credito d’imposta 5.0 viene potenziato e l’aliquota sale al 35% fino a 10 milioni di euro e si amplia la base di calcolo per impianti fotovoltaici.

Infine, la “Nuova Sabatini” viene rifinanziata con 400 milioni di euro per il 2025, 100 milioni per il 2026 e altri 400 milioni per ciascun anno dal 2027 al 2029, confermandosi uno strumento cardine per il supporto agli investimenti delle PMI.

5. MISURE A FAVORE DEI PRIVATI: CRIPTO-ATTIVITÀ, FRINGE BENEFIT E FONDO PRIMA CASA

Completano il quadro della legge di Bilancio 2025 alcune misure destinate ai privati, in particolare ai soggetti con patrimoni elevati (HNWI) e alle giovani famiglie. A partire dal 2026, la tassazione sulle plusvalenze e sugli altri proventi da cripto-attività sarà pari al 33%, con eliminazione della franchigia di 2.000 euro. Viene peraltro previsto un regime transitorio di affrancamento con imposta sostitutiva del 18% al 1° gennaio 2025, per sterilizzare il valore delle cripto-attività in portafoglio a quella data.

Sul fronte dei benefit aziendali, viene innalzata la soglia di esenzione per i fringe benefit a 1.000 euro annui per tutti i lavoratori dipendenti, elevata a 2.000 euro in presenza di figli a carico. All’interno di questi limiti rientrano anche i rimborsi spese per utenze domestiche, affitto o interessi sul mutuo dell’abitazione principale. La tassazione agevolata al 5% sui premi di risultato viene prorogata fino al 2027.

Importanti novità anche sul versante abitativo, infatti l’agevolazione prima casa non decade più se l’immobile viene alienato entro due anni (anziché uno). Il Fondo di Garanzia per la prima casa è stato prorogato fino al 2027, con estensione dell’operatività fino all’80% della quota finanziata per giovani under 36, famiglie monogenitoriali con minori e conduttori di alloggi di edilizia pubblica. Ciò a condizione che l’ISEE sia inferiore a 40.000 euro e il finanziamento superi l’80% del valore dell’immobile.

Infine, una riduzione contributiva pari al 50% è riconosciuta, per 36 mesi, ai nuovi iscritti alle gestioni artigiani e commercianti INPS nel 2025, inclusi i soggetti in regime forfetario. Una misura che intende agevolare l’avvio di nuove attività imprenditoriali e favorire la partecipazione attiva al tessuto produttivo nazionale.

6. INDICAZIONE DEL CIN NELLE DICHIARAZIONI FISCALI E NELLA CERTIFICAZIONE UNICA

La legge di Bilancio quest’anno introduce specifiche novità in tema di locazioni turistiche e ricettività. In particolare, viene previsto che i modelli fiscali approvati dall’Agenzia delle Entrate dovranno disciplinare le modalità di indicazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) nelle dichiarazioni fiscali e nella Certificazione unica. Il CIN deve essere attribuito a:

  • unità immobiliari residenziali destinate a contratti di locazione per finalità turistiche;
  • unità immobiliari adibite a locazioni brevi;
  • strutture alberghiere ed extralberghiere.

Il nuovo adempimento si estende anche alle comunicazioni da parte degli intermediari coinvolti nelle locazioni brevi, con l’obiettivo di rafforzare la tracciabilità e la regolarità del comparto.

7. BONUS ELETTRODOMESTICI 2025

All’interno delle misure a favore delle famiglie, la manovra 2025 prevede un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il beneficio, riconosciuto per un solo elettrodomestico per ciascun nucleo familiare, è subordinato a due condizioni:

  • che l’elettrodomestico abbia una classe energetica non inferiore alla B e sia prodotto all’interno dell’Unione europea;
  • che vi sia il corretto smaltimento del dispositivo sostituito.

Il contributo può coprire fino al 30% del prezzo di acquisto, per un massimo di 100 euro, che sale a 200 euro per i nuclei con ISEE non superiore a 25.000 euro annui, nel rispetto dei limiti di spesa complessivi fissati.