L’Associazione Italiana delle Aziende Familiari (AIDAF), in collaborazione con un team dell’Università Bocconi, ha formalizzato dei Principi di autodisciplina per il governo delle società familiari non quotate.
Si tratta di principi e Best Practice, universalmente riconosciuti, e già informalmente consigliati nell’ambito della consulenza societaria e strategica di cui ci occupiamo professionalmente oramai da decenni, ma ora ben organizzati con un autorevole approccio scientifico.
Essi sono stati trasfusi in un Codice di Autodisciplina, operativo dagli inizi del 2018, il quale intende favorire un generale miglioramento dei processi di governance delle società in questione. Il Codice, ad adesione volontaria, comprende una serie di regole e suggerimenti attinenti il mondo societario, pensati per quelle imprese il cui controllo è detenuto per la massima parte da una famiglia, i cui esponenti sono spesso anche attivamente coinvolti nella gestione. Tale Codice per le imprese non quotate è complementare e coerente con il Codice di Autoregolamentazione della Borsa Italiana, dai cui principi trae ispirazione ed i cui concetti, laddove compatibili, sono stati mutuati.
CODICE DI AUTODISCIPLINA: CHI SONO I SOGGETTI INTERESSATI
Il Codice di Autodisciplina si rivolge alle società a controllo familiare non quotate:
- in cui una o poche famiglie detengano la maggioranza o la totalità del capitale;
- che abbiano dimensioni non minime;
- la cui forma sia quella della società di capitali;
- che siano caratterizzate da una certa complessità proprietaria ed organizzativa.
Tali aziende rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo: oltre l’85% delle imprese industriali e dei servizi italiane è, infatti, a controllo familiare ed occupa circa il 51% della popolazione.
L’IMPORTANZA DEL SISTEMA DI GOVERNANCE NELLE SOCIETÀ FAMILIARI
Nelle società a controllo familiare un sistema di governance davvero efficiente agevolerà:
- l’abilità della famiglia proprietaria di trasmettere una visione chiara del futuro della società;
- la possibilità, da parte dei dirigenti, di attuare tale visione nel miglior modo possibile.
Contemporaneamente, dovrà essere rispettato il principio di accountability, cardine di tutti i sistemi di governance in virtù del quale:
- il team manageriale risponde al capo dell’azienda;
- il capo dell’azienda risponde al Consiglio di Amministrazione, di cui è anche parte;
- il Consiglio di Amministrazione risponde all’assemblea degli azionisti.
In particolare, nelle imprese familiari il rispetto di tale principio richiede:
- una gestione trasparente e responsabile verso tutti i soggetti coinvolti nell’attività dell’azienda;
- la capacità dei membri della famiglia di ricoprire i vari ruoli richiesti;
- notevole cura nella composizione e nel funzionamento del Consiglio di Amministrazione.
VANTAGGI DEI PRINCIPI DI AUTODISCIPLINA
Alla base del documento di autoregolamentazione per le aziende familiari, vi è l’assunto (ampiamente confermato dalla nostra esperienza sul campo) che l’adozione volontaria di un modello di governo societario evoluto e moderno, anche per le imprese familiari non quotate, migliori tutti i processi decisionali delle imprese familiari.
Grazie ad una governance evoluta e strutturata, oltre che una valutazione strategica degli altri aspetti societari (quali ad esempio la struttura del gruppo societario, la forma giuridica, l’entità del capitale sociale…), si accresceranno reputazione e competitività, anche a livello internazionale. Saranno, pertanto, notevoli i benefici derivanti dall’implementazione di tale sistema di governance:
- perfezionamento dei processi decisionali e di indirizzo dell’azienda;
- controllo efficace dei rischi e di eventuali conflitti;
- potenziamento dell’immagine della società sul piano internazionale;
- gestione equilibrata e soddisfacente delle relazioni tra la famiglia e l’impresa.
Tutto ciò rappresenta un presupposto essenziale per lo sviluppo economico e la crescita dimensionale dell’impresa familiare, oltre che per la capacità di attrarre partner strategici, clienti e finanziatori.
CODICE DI AUTODISCIPLINA: OBIETTIVI E CONCLUSIONI
I Principi di Autodisciplina per le imprese familiari non quotate, in linea con le esperienze di altri Paesi europei, hanno come obiettivo primario il superamento di modelli di governance tradizionali, estremamente diffusi, che vedevano un singolo individuo a comando, o la famiglia che deteneva tutti i ruoli. Situazioni, queste, che hanno reso difficile la nascita di aziende italiane a controllo familiare in grado di raggiungere le dimensioni dei competitors internazionali nei vari settori di riferimento. In tal senso, il Codice spiega come delimitare più chiaramente una distinzione tra proprietà personale della famiglia e patrimonio dell’impresa familiare. Infatti, la tutela del patrimonio aziendale, unita alla separazione tra famiglia ed azienda controllata, rappresentano i cardini del Documento di autodisciplina per le imprese familiari non quotate.
Il nostro studio, forte di un’esperienza ultra-trentennale nell’assistere aziende famigliari, e condividendo quanto formalizzato del Codice di Autodisciplina, è in grado di assistere le aziende nella valutazione ed implementazione dello stesso, oltre che nella revisione e riorganizzazione degli altri aspetti famigliari e societari (quali migliore compliance fiscale, operazioni straordinarie e passaggi generazionali).