La Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022) all’art. 1 comma 384 ha aumentato il limite per i pagamenti in contanti a 5.000 euro a partire dal 1/01/2023. In tal modo si è apportata una sostanziale modifica all’art. 49 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231. Si è innalzato da 2.000 a 5.000 euro il limite precedentemente messo in conto per le operazioni di:
- trasferimento di denaro contante;
- trasferimento di titoli al portatore in euro o in valuta estera, fatto a qualunque titolo tra soggetti diversi;
- trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore.

INDICE
- Soglia trasferimento denaro contante
- Obbligo di accettare pagamenti tramite carte
- Limite contanti e money transfer
- Pagamenti in contanti, sanzioni per chi supera il limite
- I contanti scompariranno?
1. SOGLIA TRASFERIMENTO DENARO CONTANTE ↑
La soglia di trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi si è dunque elevata a 4.999,99 euro. Dai 5.000 euro in su sarà necessario avvalersi degli strumenti tracciabili come le carte di credito o di debito e i bonifici bancari, per i trasferimenti di fondi da un soggetto a un altro.
La retribuzione a collaboratori e dipendenti per le prestazioni lavorative può essere corrisposta sempre e solo tramite sistemi tracciabili e mai in contanti, indipendentemente dall’importo. Fanno eccezione i rimborsi e gli anticipi di spese per le trasferte.
Limite contanti 2023 e divieti in merito al trasferimento di fondi
Se l’oggetto di un pagamento è un valore pari o superiore a 5.000 euro, è proibito trasferire denaro contante o libretti di deposito postali o bancari al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera. Ciò vale indipendentemente dal titolo a cui si effettua il trasferimento tra soggetti diversi, siano essi privati o operatori economici. Al contrario, è possibile muovere somme di valore superiore tramite Poste italiane, Istituti di Credito, Istituti di pagamento e Istituti di moneta elettronica.
Tabella limite contanti 2002 – 2023
Riepiloghiamo nella seguente tabella le modifiche che ci sono state dal 2002 ad oggi sulla soglia contante trasferibile:
PERIODO | LIMITE UTILIZZO CONTANTE |
01/01/2002 – 25/12/2002 | 10.329,14 € |
26/12/2002 – 29/04/2008 | 12.500 € |
30/04/2008 – 24/06/2008 | 4.999,99 € |
25/06/2008 – 30/05/2010 | 12.499,99 € |
31/05/2010 – 30/08/2011 | 4.999,99 € |
31/08/2011 – 05/12/2011 | 2.499,99 € |
06/12/2011 – 31/12/2015 | 999,99 € |
01/01/2016 – 30/06/2020 | 2.999,99 € |
01/07/2020 – 31/12/2022 | 1.999,99 € |
Dal 01/01/2023 | 4.999,99 € |
2. OBBLIGO DI ACCETTARE PAGAMENTI TRAMITE CARTE (ART. 1 CO. 386 E 387) ↑
Indipendentemente dall’importo della transazione, chiunque venda prodotti o servizi ha l’obbligo di accettare pagamenti tramite carte di pagamento (di credito, di debito e prepagate). Con la Legge 197/2022 si prevede anche l’attivazione di un meccanismo volto a rendere i costi proporzionali alle transazioni elettroniche, in particolar modo se di importo inferiore a 30 euro. Le transazioni potranno avvenire come sempre tramite POS, dispositivo che permette l’uso delle carte di pagamento.
Al contrario, entro i limiti previsti dalla legge, gli esercenti sono tenuti ad accettare i pagamenti in soldi contanti.
3. LIMITE CONTANTI E MONEY TRANSFER ↑
Anche a seguito delle novità emerse dalla Legge di Bilancio 2023, per il money transfer o rimessa di denaro si mantiene la soglia di euro 1.000. Per quanto riguarda l’emissione di assegni bancari e postali resta vietato indicare la clausola di non trasferibilità ed è obbligatorio indicare il beneficiario.
4. PAGAMENTI IN CONTANTI, SANZIONI PER CHI SUPERA IL LIMITE ↑
In caso di pagamento in denaro contante che superi i limiti indicati, le sanzioni colpiscono sia chi emette il pagamento che chi lo accetta. Queste partono da un minimo di:
- 1000 euro per le violazioni;
- 5000 euro per le violazioni di importi superiori a 250mila euro;
- 3000 euro per chi è a conoscenza della violazione ma non la comunica.
5. I CONTANTI SCOMPARIRANNO? ↑
La lotta all’evasione fiscale da parte dello Stato italiano prosegue, ma ciò non significa che il contante sia destinato a scomparire. Probabilmente questo rimarrà il mezzo di pagamento convenzionale grazie al suo valore e alla sua autenticità che si possono verificare con certezza. Ulteriore punto a favore è il fatto che si può utilizzare senza l’intervento di terzi per il regolamento del pagamento.