BLITZSCALING

  • LA CRESCITA AZIENDALE “ESPLOSIVA”
  • CRESCITA AZIENDALE E BLITZSCALING O “CRESCITA ESPLOSIVA“
  • PERCHÈ CI FOCALIZZIAMO SULLA CRESCITA AZIENDALE ESPLOSIVA?
  • QUALI SONO I LIVELLI DI CRESCITA AZIENDALE?
  • QUALI PROBLEMI ORGANIZZATIVI SCATURISCONO NEL BLITZSCALING?
LA CRESCITA AZIENDALE “ESPLOSIVA”

Cogliamo l’occasione per commentare un articolo di Tim Sullivan sul BLITZSCALING apparso su Harward Business Review e sempre di attualità.

CRESCITA AZIENDALE E BLITZSCALING O “CRESCITA ESPLOSIVA“

Il blitzscaling o crescita esplosiva è ciò che si fa quando si ha la necessità di avviare una crescita aziendale rapida, molto rapida. E’ la scienza e l’arte di costruire rapidamente un’azienda, o una start-up, all’interno del mercato globale, con l’obbiettivo di essere la prima (first mover) per dimensioni ed economie di scala.
Questo tipo di aziende sono in grado di creare numerosi posti di lavoro in pochissimo tempo ed in futuro vedremo sempre più società di questo tipo. Amazon è un ottimo esempio di crescita aziendale esplosiva e rapida, sia in termini di volumi che di paesi serviti e che fondamentalmente ha re-inventato l’e-commerce diventandone leader indiscusso.

PERCHÈ CI FOCALIZZIAMO SULLA CRESCITA AZIENDALE ESPLOSIVA?

Noi tutti viviamo e lavoriamo in un’era interconnessa e per interconnessione non si intende solo internet, ma anche le reti di trasporto, di pagamento, di flussi di informazioni. In questo contesto, un’azienda deve potersi muovere rapidamente, perché i competitors arrivano da ogni parte del mondo e possono batterti sul tempo raggiungendo dimensioni ed economie di scala irraggiungibili per i secondi arrivati.

La teoria del blitzscaling si basa su una strategia militare, per cui se si vuole vincere è necessario muoversi velocemente, sorprendendo i propri “nemici”. Questo naturalmente comporta dei rischi. Riportando questa teoria sul piano imprenditoriale, se una start-up decide di spingere la propria crescita aziendale e posizionarsi come leader del mercato, si assumerà sicuramente molti più rischi di un’azienda che vuole lavorare e crescere normalmente (quindi lentamente), seguendo un processo naturale di sviluppo (cosiddetta crescita organica).

QUALI SONO I LIVELLI DI CRESCITA AZIENDALE?

Esistono tre livelli di crescita aziendale. Solitamente ci si concentra solo su due: l’aumento del fatturato e l’aumento del numero dei clienti. Ovviamente sono indispensabili, ma non sufficienti se non si pensa alla crescita dell’organizzazione in sé che deve essere in grado di scalare velocemente quanto la crescita di fatturato e di numero di clienti, mentre spesso ne è proprio l’ostacolo. Pertanto è utile farsi alcune domande per capire se effettivamente esistono le basi per crescere:

  • Come sono collocati i talenti all’interno della vostra azienda? E in che modo vengono fatti crescere?
  • In che modo si comunica all’interno della vostra azienda?
  • Come viene mantenuta la cultura e la filosofia aziendale?
QUALI PROBLEMI ORGANIZZATIVI SCATURISCONO NEL BLITZSCALING?

Il blitzscaling è sempre inefficiente dal punto di vista manageriale, poiché può bruciare rapidamente molto capitale e far commettere molti errori. Ma alcune volte è necessario assumersi questi rischi se si vuole crescere rapidamente e sopravvivere. Questo può comportare il rischio di trascurare l’approfondimento di normative, di regole fiscali e di curarsi poco della compliance.

Oppure può portare ad acquisire aziende concorrenti e complementari in modo così rapido da non avere il tempo per integrarle bene, oppure di fornire disservizi ai clienti. Anche in questo caso, non vale la regola di chi offre il miglior servizio o prodotto, ma di chi arriva prima a fornirlo a più clienti possibili ed a raggiungere le economie di scala che consentono di bruciare i concorrenti già entrati nello stesso mercato e di evitare che altri pensino di entrarci.

Un esempio: Google è un servizio gratuito, ma grazie a questo servizio gratuito ha un fatturato di miliardi in servizi complementari: oramai ha raggiunto delle dimensioni ed una potenza economica tale che chi si metterebbe a proporre un nuovo motore di ricerca per fargli concorrenza?