CARAVATI PAGANI ha assistito Ridemovi negli aspetti finanziari, contabili e fiscali, con un team composto da Filippo Caravati e Simona Zanet per l’entrata di Generali in Ridemovi.
Lukas Plattner, Andrea Iovieno e Antonio Principato di NCTM si sono invece occupati di fornire assistenza per la parte legale. Ha partecipato alla consulenza anche BDO, con un team composto da Pietro Gracis, Manuel Coppola, Vito De Laurentis e Gabriele Ciarlo.
GCA Altium ha lavorato con un team composto da Alessandro Soprano, Andrea Badano, Emilio Pestarino e Antonio Cantatore come advisor finanziario esclusivo di Ridemovi.
Linklaters ha invece fornito consulenza legale a Generali con un team composto dal Giorgio Fantacchiotti, Pietro Pozzati e Mariasofia Ricci che hanno supportato sia la Direzione legale che la Funzione Investment del gruppo.
Ridemovi, attiva in Italia e Spagna nel settore della micromobilità offre servizi di condivisione di bici muscolari ed e-bike in modalità “free floating”, ovvero senza stalli predefiniti.
L’azienda ha da poco portato a termine un’operazione di ingresso nel capitale sociale da parte di Generali, player di rilievo del settore assicurativo e dell’asset management.
L’operazione è stata realizzata tramite un fondo di investimento specializzato, gestito da Ocorian Fund Management e partecipato da alcune compagnie del gruppo Generali.
GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE
La scelta di Generali è stata quella di investire in Ridemovi per offrire servizi nella green mobility e portare avanti il suo obiettivo di contribuire alla costruzione di una società sostenibile.
Ridemovi è la prima impresa italiana nel settore della micromobilità e ha perfezionato un modello di business molto efficiente e scalabile. È presente in 17 città in Italia e Spagna con circa 30.000 mezzi, 2 milioni di utenti e 1 miliardo di chilometri percorsi in soli 3 anni di attività.
È in grado di offrire così una soluzione per la mobilità urbana a basse emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici. Generali permetterà a Ridemovi di:
- arrivare a circa 70.000 mezzi,
- rafforzare ulteriormente la posizione di mercato in Italia e Spagna,
- aprire nuovi mercati dentro e fuori l’Unione Europea.
La crescita della flotta si concentrerà soprattutto sui mezzi elettrici.