- VOUCHER INNOVATION MANAGER
- LA FIGURA DELL’INNOVATION MANAGER NELL’AMBITO DELLA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- DI COSA SI OCCUPA L’INNOVATION MANAGER?
- CHI PUÒ RICHIEDERE I VOUCHER INNOVATION MANAGER
- CLICK DAY PER AVVALERSI DEGLI INNOVATION MANAGER
- L’ALBO DEGLI INNOVATION MANAGER
La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto i voucher per le aziende che vogliano avvalersi della consulenza dell’Innovation Manager. Grazie a questo incentivo verranno elargiti fino a 40.000 € alle PMI per l’assunzione di un consulente esperto in digital transformation. I voucher rientrano in un percorso avviato già da tempo a sostegno della trasformazione tecnologica e digitale delle aziende, nell’ottica del Piano Impresa 4.0. L’importo complessivo stanziato per mettere in atto questo intervento è di 75 milioni di euro, da ripartire per le annualità 2019, 2020 e 2021. Molte PMI italiane, infatti, sono ancora legate ad un modello di impresa poco dinamico e non riescono a competere con la concorrenza sul mercato europeo ed extra-europeo. I voucher rappresentano dunque un aiuto importante per portare avanti in Italia la quarta rivoluzione industriale.
Il nostro Paese sta cercando di portare avanti un processo di modernizzazione già avviato in passato con l’introduzione di una serie di incentivi rivolti alle aziende. Questi, in una prima fase, erano volti principalmente a rendere le imprese italiane più al passo con i tempi, grazie all’ammodernamento di tecnologie produttive e macchinari datati.
Un altro momento importante di tale processo di sviluppo è stato rappresentato dalla cosiddetta Industria 4.0, incentrata sulla digital transformation. I punti chiave del Piano Impresa 4.0 sono stati il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’aumento della produttività ed il potenziamento della qualità produttiva di macchinari e impianti.
Ora lo Stato italiano vuole portare ulteriormente avanti il processo di modernizzazione delle nostre imprese dando un contributo economico alle aziende che vogliano investire sull’innovazione attraverso:
- la revisione dei processi aziendali;
- la ricerca e lo sviluppo (come nel caso delle start up innovative.
Questo avverrà tramite l’erogazione di voucher dedicati all’utilizzo della figura dell’Innovation Manager.
La consulenza dell’Innovation Manager può rappresentare per le imprese italiane un cambio di passo e di mentalità. Questo professionista si occupa di eseguire un esame dell’azienda secondo la sua ottica di esperto, che spesso è differente da quella aziendale, in seguito al quale stila un report. Nel suo rapporto, sintetizza alcuni punti e criticità fondamentali al fine dell’ammodernamento dell’impresa, ovvero:
- come rivedere le procedure aziendali,
- quali eventuali tagli effettuare,
- quali modifiche apportare.
A completamento del report vengono anche illustrati i benefici che deriverebbero da tali accorgimenti volti all’innovazione.
I benefici della consulenza di un Innovation Manager
Lo scopo della consulenza deve essere quello di indirizzare i processi di innovazione aziendale, tramite l’attuazione di tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 come:
- cyber security;
- big data e analisi dei dati;
- prototipazione rapida;
- robotica avanzata e collaborativa;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- programmi di digital marketing, come processi di trasformazione e abilitazione per l’innovazione di tutti gli iter di valorizzazione di marchi e segni distintivi;
- applicazione di metodi organizzativi nell’ambito del settore commerciale, nella gestione aziendale, nell’organizzazione del posto di lavoro.
L’Innovation Manager può inoltre indicare percorsi che portino l’azienda:
- alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati;
- all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale;
- a partecipare al Programma Elite;
- ad aprire il capitale di rischio ad investitori indipendenti specializzati nel venture capital o nel private equity.
Cos’è il voucher Innovation Manager
In base alla Legge di Bilancio 2019 viene attribuito un contributo a fondo perduto, tramite lo strumento del voucher, a chi si avvale della consulenza di un esperto per il sostegno nei processi di:
- trasformazione tecnologica e digitale, mediante le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0;
- ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, incluso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
L’importo del contributo cambia a seconda delle dimensioni dell’impresa. Per le micro e piccole imprese l’agevolazione è riconosciuta in misura pari al 50% dei costi sostenuti nel 2019 e nel 2020, fino ad un massimo di 40.000 €. Per le imprese di medie dimensioni l’agevolazione è riconosciuta nella misura del 30% delle spese sostenute, fino ad un tetto massimo di 25.000 €.
I termini e le modalità per presentare domanda di agevolazione per l’assunzione di un consulente sono stati indicati dal decreto del 25 settembre 2019. Oltre alle PMI, possono richiedere i voucher anche quelle imprese che abbiano sottoscritto un contratto di rete volto a sviluppare processi innovativi nelle medesime materie indicate per le PMI. Il contributo a queste imprese verrà riconosciuto in misura pari al 50% dei costi sostenuti per l’assunzione dell’Innovation Manager, entro il limite massimo di 80.000 euro.
Il voucher è rivolto a micro, piccole o medie imprese che non rientrino tra quelle operanti nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”. Tali aziende devono avere sede legale o unità locale attiva in Italia ed essere regolarmente iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio competente a livello territoriale.
Le motivazioni specifiche della consulenza per le quali si richiede il contributo, insieme a durata e compenso della prestazione, devono essere riportate in un contratto sottoscritto dalle parti dopo la presentazione della richiesta del voucher.
Fattori di esclusione dal contributo statale
Le aziende che vogliano fare richiesta del voucher:
- non devono risultare destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del Dlgs 8 giugno 2001, n. 231;
- devono essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
- non devono essere sottoposte a procedura concorsuale o trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo;
- non devono aver ricevuto ed in seguito non rimborsato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale.
La modulistica che le aziende devono scaricare e compilare per fare domanda ed ottenere gli incentivi è disponibile sul sito web del Ministero Dello Sviluppo dal 31 ottobre 2019. Per procedere con la richiesta, possibile solo per via informatica, si potrà accedere alla sezione “Voucher per consulenza in innovazione”. Le fasi della procedura sono le seguenti:
- dalle ore 10 del 31 ottobre 2019 verifica del possesso dei requisiti;
- dalle ore 10 del 7 novembre 2019, fino alle ore 17 del 26 novembre 2019, compilazione della domanda;
- dalle ore 10 del 3 dicembre 2019 click day per iniziare ad inviare le domande.
È stato predisposto un apposito Albo presso le Camere di Commercio. I professionisti aventi i necessari requisiti – persone fisiche e società – che vogliano svolgere tale mansione per le imprese, hanno quindi dovuto effettuare la procedura di registrazione presso tale Albo. La finestra temporale utile per fare richiesta di iscrizione ha interessato il periodo dal 27 settembre al 25 ottobre 2019, come disposto dal decreto direttoriale 29 luglio 2019.